Storia
Nel 2014, l’azienda leader di settore Starboard, introdusse sul mercato una nuova idea di sport. Progettò una pagaia con un buco al centro per raccogliere la palla, un campo gonfiabile e delle porte.
Nel 2015, durante il meeting internazionale in Costa Brava, ci fu il primo campionato aziendale di polo. Lo scopo del campionato era vedere come avesse risposto il pubblico allo sport ma soprattutto quali fossero le migliorie da apportare. All’inizio non vi era una vera e propria tavola dedicata, ma una idea di cosa potesse andare bene.
Durante le partite tutti puntarono sulla scelta delle tavole strette, immaginando che la velocità potesse essere un vantaggio nello sprint verso la porta, ma con tutto il backwash che si creava ci fu una inversione di tendenza all’istante, le tavole larghe erano le più idonee al gioco.
Nel 2016, Starboard intensificò la produzione e ampliò la gamma. Una pagaia più leggera con materiali più resistenti e una tavola dedicata. Il mondo era entusiasta all’idea della nuova disciplina, il mood era quello di divertirsi facendo sport di squadra.
Il primo campo da polo fu presentato alla Noli Sup Race nel 2016, successivamente l’Italia surf expo ospitò il campionato italiano di polo nel 2016. In entrambi gli eventi fu un grande successo, molte le adesioni e molte le persone che passavano ore in acqua a giocare.
Nel 2017, Durante i mondiali ISA in Messico il team organizzatore organizzò un campionato con gli atleti partecipanti alle competizioni. La scia dell’entusiasmo coinvolge un po' tutte le nazioni, però i costi per tutta l’attrezzatura non sono accessibili a tutti.
Lo sport ebbe un grande risalto mediatico ma poco riscontro sul mercato. L’idea troppo avanguardistica di uno sport in continua evoluzione purtroppo non diede i frutti che tutti si aspettavano.
Ad oggi molte sono le realtà in Europa che praticano polo, ma sono dedicate al rental e alle partite tra amici.
All’inizio le regole erano poco meno di 20, a distanza di qualche anno ci proviamo noi realizzando un regolamento integrale.